La torta pasqualina “in un sol boccone”
La torta pasqualina mi richiama subito alla mente la mia nonna materna.
La portava sempre, di solito quella con i carciofi che era la più apprezzata, ogni qualvolta la famiglia si raccogliesse per mangiare insieme, poteva essere attorno ad un tavolo come su di un prato, unta e bisunta perchè finalmente l’olio c’era, non come quando era giovane con quattro bocche da sfamare, la dispensa era vuota ed i soldi non bastavano.
Una cosa che non le è mai mancata però, come a tutte le donne genovesi, è stata la fantasia e l’arte di arrangiarsi con quel poco che aveva a disposizione.
Noi, gente di Liguria, nasciamo col mare davanti e quei monti alle spalle.
Un tempo il bivio si apriva immediato: per vivere si prendeva il mare o si andava a zappare sui monti ed io credo che quella che viene definita “tirchieria” sia solo il ricordo della fame atavica di un popolo che ha sempre dovuto strappare alla terra oppure al mare quello che gli era a malapena necessario a sopravvivere.
Le torte salate che in Liguria vantano centinaia di varianti, nacquero infatti per motivi pratici ed economici: con ciò che si aveva a disposizione racchiuso nella immancabile semplice sfoglia, si creava un piatto unico ed appetitoso che si poteva consumare tiepido o freddo.
La torta pasqualina è l’unica che prevede delle uova intere al suo interno
pare per un semplice motivo pratico: senza andare a cercare significati simbolici di rinascita e risurrezione, per smaltire le uova in esubero, visto che le regole severissime della Chiesa proibivano di consumarle durante il periodo del digiuno quaresimale :)
La preparazione di questa torta sarebbe piuttosto laboriosa per la preparazione delle sfoglie di pasta, che la tradizione vorrebbe fossero 33 come gli anni di Cristo, ma io vi insegnerò a fare una pasta sfoglia veloce all’olio, chiamata pasta matta che vi permetterà di avere una sfoglia leggera e friabile.
Unico neo è che va utilizzata subito, non potete conservarla in frigorifero perchè tende a sputare fuori l’olio. Quando me ne avanza un po’ la stendo ,la cospargo con dei semi di sesamo, vi passo sopra il mattarello per farli aderire bene, la taglio a losanghe e ne faccio dei gustosi crackers.
La ricetta originale prevede l'uso della prescinseua (dal genovese presû, caglio), chiamata anche quagliata ligure, che è un prodotto caseario tipico del comprensorio genovese, ottenuto dall’acidificazione del latte vaccino cui si possono unire fermenti lattici. Si presenta di consistenza piuttosto acquosa e di colore bianco, con profumo di latte e gusto acidulo. Molto deperibile, va consumata entro pochi giorni dalla produzione. Potete sostituirla con la ricotta. A volte si presenta piuttosto liquida ed allora è meglio metterla per un paio d'ore in un colino a maglie fitte e lasciare sgocciolare l'acqua in eccesso.
Ingredienti
- kg 1 di erbette (bietole, spinaci e preboggion*)
- g 300 di prescinseua
- g 200 di ricotta
- 3 uova
- 15 uova di quaglia
- 60 g di parmigiano grattugiato
- qualche rametto di maggiorana fresca
- sale q.b.
- g 300 di farina
- 100 g di olio di mais
- 100 - 120 g di acqua fredda
- 1/2 cucchiaino di sale
Preparazione
- Come prima cosa preparate la pasta: mettete la farina in una ciotola e mescolatela con il sale. Versate l'olio e mescolate rapidamente con una forchetta, poi l'acqua e mescolate nuovamente. E' importante che la pasta non sia omogenea regolatevi con l'acqua per avere questa consistenza
- Lasciate riposare 30 min e stendetela così come è, la sfogliatura sarà data proprio dalla disomogeneità della pasta, si vedranno chiazze più ricche d'olio gialle alternate a chiazze più bianche
- Mondate e lessate bietole e spinaci con la sola acqua rimasta dopo il lavaggio. Se invece utilizzate le erbe selvatiche è bene lessarle in abbondante acqua salata per eliminare l'eccesso di amaro.
- Scolatele, strizzatele bene e tritatele.
- Ponetele in una ciotola con la ricotta, la prescinseua, il parmigiano, la maggiorana tritata e le uova di gallina. Aggiustate di sale.
- Stendete la pasta piuttosto sottile, con l'aiuto di un piattino tagliate 30 cerchi e foderatene 15 stampini monoporzione. Riempiteli con il ripieno di verdura, fate una fossetta al centro e rompetevi un ovetto di quaglia, cospargete con poco sale e coprite con le sfoglie rimanenti. Sigillate i bordi tutt'intorno.
- Infornate a 180°C per circa 25 -30 min o finchè dorati.


Note
* misto di erbe selvatiche spontanee commestibili.
Questa ricetta è dedicata a Monique e Paola
partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema Pasquale di Luigi ed Emanuela
Monique
5 Aprile 2014 alle 22:26 (11 anni fa)Ehhhhhhh, che carineeee. No, non ci avrei mai azzeccato. Pasqualine con ovine! Vale, che dire: GRAZIE.
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 18:07 (11 anni fa)Grazie a te Monique per la splendida opportunità ;)
Isabel
5 Aprile 2014 alle 22:46 (11 anni fa)La fame, brutta bestia. I cavalli di battaglia di mia nonna erano la pasta (tanta) e il riciclo degli avanzi: mica l’abbondanza di oggi! Erano i miei piatti preferiti. Mi piace la tua pasqualina con la pasta matta, con le ovette piccoline sono deliziose (da mangiarne una dopo l’altra come le caramelle). E’ un’ottima idea usare l’esubero per fare i crackers con il sesamo (adoro il sesamo!!)
Ciao
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 18:07 (11 anni fa)Cara Isabel, credo che la fame noi la possiamo solo immaginare…se pensi che la mia mamma per colazione grattava il fondo della pentola del minestrone della sera prima! Sono cose che fanno pensare, soprattutto dovremmo imparare ad evitare gli sprechi, anche quelli di un po’ di pasta avanzata ;)
paola
6 Aprile 2014 alle 13:11 (11 anni fa)questa si che è degna di un contest, io con la farina del Molino Grassi ho preparato dei fiorellini,buoni si ma forse troppo miseri e adesso mi sento in colpa, scusa se sfogo con te, ottima torta pasquale,bravissima
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 17:58 (11 anni fa)Ma no, Paola! erano carinissimi :)
ale
6 Aprile 2014 alle 17:47 (11 anni fa)Che bella, in bocca al lupo per il contest!!! Mi farebbe molto piacere se passassi dal mio blog: http://golosedelizie.blogspot.it/ ti aspetto ^_^
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 18:11 (11 anni fa)Grazie ^_^ passo volentieri!
Luigi Parascandolo
7 Aprile 2014 alle 10:06 (11 anni fa)Ma che goduria!!! Grazie mille Vale! La aggiungo al carnet delle delizie da fare (prima o poi)
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 17:58 (11 anni fa)Grazie Luigi…per Pasqua sarebbe l’ideale ;)
coccolatime
8 Aprile 2014 alle 23:32 (11 anni fa)troppo sfizioso in monoporzione…ho l’antipasto adatto per il giorno di pasqua….che fortuna…ho saputo oggi che saranno tutti da me!!! :(
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 17:56 (11 anni fa)Grazie Coccola!!! così mi penserai :) se siete seduti a tavola ti suggerisco di impreziosirle con una fonduta di formaggio non troppo saporito, io uso il San Stè, un formaggio stagionato della Valle di Santo Stefano D’aveto
Joyce
9 Aprile 2014 alle 22:19 (11 anni fa)Ciao Joyce, bellissimo il tuo blog
Non ho prestato attenzione se gradisci o meno ricevere questi “premi virtuali”.
Vorrei ad ogni modo che tu sapessi che oggi ho pensato a te, e se a tua volta non girerai il premio non mi offendo… per me conta il pensiero.
Un abbraccio
Joyce
http://www.mygreenfood.it/il-primo-premio-per-mygreenfood-grazie-primavera/
Valentina Venuti
9 Aprile 2014 alle 22:25 (11 anni fa)Ti ringrazio Joyce, accetto con molto piacere il tuo pensiero anche se ho deciso di non partecipare semplicemente perchè mi manca il tempo.
Un abbraccio anche a te :)
Sonia Monagheddu
11 Aprile 2014 alle 12:50 (11 anni fa)Ho una passione per le piccole uova di quaglia e questa ricetta facile e veloce non me la faccio scappare! Grazie anche per questa ;)
Sonia