Fette biscottate homemade con uvetta e nocciole
La felicità va cercata come si cerca ogni altra cosa della vita
e non è mai troppo tardi per trovarla.
Essa arriva se la cerchiamo con tutte le forze
e spesso è più vicina di quanto pensiamo.
Romano Battaglia
Tutto parte da un post della Ale su Fb – Un campo di grano, i girasoli, la musica, una bella foto, il verde, le cose rustiche, il cielo, il canto degli uccelli, il tramonto, l’alba, la vita, un bel libro, un bel film, i miei figli, il sorriso dei bambini, un abbraccio, una carezza la dolcezza la cucina e la soddisfazione di fare una bella e buona cosa con le mie mani…. Vi va di continuare la lista???
E mi ricorda di un libro che ho comprato qualche tempo fa e che, forse non casualmente, avevo lasciato in un angolo, “Il sale della vita” di Françoise Héritier, un libro che non si può leggere tutto di un fiato ma che va assaporato.
Ad una lettura superficiale potrebbe sembrare un elenco di cose care alla scrittrice ed un flusso ininterrotto di accadimenti, in realtà è una grande lezione di vita, un invito a cogliere le mille sfaccettature che ci circondano ogni giorno ed a vivere con intensità ogni momento, dal più banale al più esaltante, perchè solo saper vivere ogni attimo con stupore e gratitudine può portare alla felicità.
Un libro che va letto come una specie di promemoria di quanto la vita sia piena di sorprese, sorprese alla portata di tutti, come il sapore dell’acqua quando hai sete o i rari momenti momenti di silenzio in cui sembra che la natura trattenga il respiro, perchè la felicità non è una vetta da raggiungere, ma è fatta di attimi che bisogna saper cogliere e gustare prima che svaniscano.
Il sale della vita va dosato secondo il nostro gusto personale, a volte capita pure di non essere più capaci di farlo e di essere costretti a mangiare insipido per un po’, ma è proprio il piacere che stilla dalle piccole cose che può essere in grado di dare un senso all’esistenza anche quando ci troviamo nei suoi coni d’ombra ed alla mattina ci svegliamo solo con la voglia di tornare a dormire.
Allora perchè non scrivere la propria lista personale come promemoria per ricordarci di tutte le cose che possono renderci felici anche solo per un istante?
Annusare l’aria fresca dell’alba, sorridere a chi non se lo aspetta, piangere davanti ad un film, entrare in un hotel di lusso durante una passeggiata ed usare i bagni senza chiedere il permesso, guardare le fronde di un albero agitate dal vento, assaporare senza sensi di colpa quello che ci piace, affondare le mani in un catino di schiuma, sussultare di piacere al suono di una voce, tirare un sospiro di sollievo…
prepararsi delle fette biscottate speciali per la prima colazione :)
da una ricetta del maestro Francesco Favorito
Ingredienti
- g 650 di farina Multicereali Qb
- g 50 di zucchero semolato
- g 100 di pasta madre rinfrescata
- g 50 di miele
- g 75 di burro morbido
- g 5 di sale
- g 100 di uova intere
- g 10 di malto in polvere
- g 275 di latte intero
- g 10 di olio extravergine d'oliva
- 8 g di lievito di birra fresco
- 100 g di nocciole leggermente tostate
- 100 g di uvetta
Preparazione
- Mettete tutti gli ingredienti nella ciotola dell'impastatrice, tranne il burro che aggiungerete poco alla volta facendolo assorbire lentamente quando l'impasto sarà già ben incordato e le nocciole e l'uvetta che andranno aggiunte ad impasto finito facendo girare quel tanto che basta per amalgamarle.
- Fate riposare l'impasto coperto in una ciotola unta con olio per 30 minuti.
- Riprendete l'impasto e dividetelo in pezzature da g 700.
- Sgonfiate ciascun pezzo con delicatezza, stendete in un rettangolo largo 20 cm, arrotolate su sè stesso e mettete negli stampi e posizionate il coperchio.
- Lasciate lievitare circa 4 ore.
- Infornate in forno caldo a 180°C per circa 40 min, verso la fine potete controllare la doratura facendo scivolare il coperchio.
- Estraete dagli stampi e fate raffreddare ed aspettate un giorno intero prima di tagliare le forme in fette spesse 1 cm.
- Mettete a biscottare su teglie in forno a 150°C fino al raggiungimento di una completa doratura.
- Conservate ben chiuse in un sacchetto per alimenti.
- Visto che qualcuno me lo ha chiesto,aggiungo una nota: l'impasto è a lievitazione mista ma il lievito di birra, che io ho comunque già quasi dimezzato rispetto alla ricetta originale, può essere eventualmente omesso, utilizzando esclusivamente la pasta madre, aumentando i tempi di lievitazione.
- Chi invece non ha la pasta madre può utilizzare solo il lievito di birra nella quantità di 15 g: lo mescolate nella ciotola con 150 g del latte appena tiepido (max 30°C) e 3-4 cucchiai della farina, cospargete con uno strato di farina ed aspettate che si formino delle crepe sulla superficie. Poi aggiungete gli altri ingredienti e procedete come da ricetta.
Note
Solitamente la dose di impasto per uno stampo da pancarrè da 20x10 cm è di 600 g di pasta bianca non troppo grassa, considerando che il volume finale sarà 4/5 volte quello iniziale. Se si parla di farina integrale o di altri cereali diminuisce la capacità di espansione, come pure se miscelano frutta, frutta secca o semi oleosi. E' pure consigliabile usare latte in polvere (grazie a Mauro Marini per le informazioni).
L’utilizzo del latte in polvere al posto di latte fresco negli impasti lievitati presenta determinati vantaggi qualitativi.
La maggior parte (80%) delle proteine contenute nel latte è costituita da quattro tipi di caseine.
Le caseine sono proteine molto idrofobiche, pertanto nel latte fresco tendono raggrupparsi fra di loro in piccole particelle che vengono chiamate micelle che intrappolano anche i sali minerali contenuti nel latte.
Durante il processo di produzione del latte in polvere, per effetto della disidratazione, le micelle si disgregano nelle singole molecole di caseina, ne consegue che utilizzando il latte in polvere le molecole di caseina riescono più facilmente e velocemente a legarsi alle molecole di gliadina e glutenina durante la formazione del glutine, riuscendo in tal modo a svolgere meglio la loro azione.
L’apporto di proteine del siero nei prodotti da forno aumenta la tenacia dell’impasto e riduce la sua estensibilità migliorando la lievitazione, aumenta il volume e conferisce morbidezza e maggiore conservabilità del prodotto.
Inoltre migliora gusto e colorazione dopo la cottura, poiché accelera la reazione di Maillard (imbrunimento degli zuccheri).
Luigi Parascandolo (Gigi)
13 Agosto 2014 alle 18:07 (10 anni fa)GOLOSE! assolutamente da provare!
Due domande:
1) é indispensabile lo stampo da pane in cassetta o potrei sostituirlo con uno da plumcake?
2) volendo usare latte in polvere, come riequilibrio la ricetta? supponendo che il latte da reidratare con 9 parti di acqua, ne metto 27,5 di latte in polvere e 250 di acqua?
Valentina Venuti
13 Agosto 2014 alle 18:17 (10 anni fa)Ciao Luigi :) lo stampo da pancarrè ti consente di avere le fette belle quadrate, ma puoi tranquillamente usare quello da plumcake, mentre il liquido va mantenuto nella dose indicata, ovviamente adattandolo alla capacità di assorbimento della farina che usi. Quindi dovrai aggiungere sicuramente ancora 25 g di acqua, se usi manitoba magari un goccio di più.
Luigi Parascandolo (Gigi)
13 Agosto 2014 alle 18:22 (10 anni fa)Grazie mille Vale, come sempre sei gentilissima e precisa.
Un abbraccio!
Monica
13 Agosto 2014 alle 18:22 (10 anni fa)Ciao Valentina!!!
Come stai???!! Noi tutto bene!!!
Sono sempre “in modalità estate”…ma non potevo non passare a sbirciare questa meraviglia…sono perfette e davvero super golose con nocciole e uvetta!!! Mi piace molto l’idea della frutta secca nell’impasto…da copiare!!! E che ne dici del “annusare e assaporare l’aria dopo un forte acquazzone”!!!??? Proprio come in questo momento!!!!
Ti abbraccio forte
monica
paola
13 Agosto 2014 alle 20:45 (10 anni fa)complimenti sono bellissime e buone,sane,bravissima
lucy
14 Agosto 2014 alle 7:33 (10 anni fa)me ne sono innamorata….devo mettermi a provare a farle anche io le fette biscottate!un bacio alle tue bimbe!
SABRINA RABBIA
14 Agosto 2014 alle 13:58 (10 anni fa)sai pure fare le fette biscottate????sei un vulcano d’idee!!!!Bravissima!!!Io in questo periodo sono un po’ pigra, sara’ il caldo o il terribile colpo alla strega che mi assilla e mi ha tolto tutte le forze, fatto sta che devo rallentare un po’!!!!Cosi’ ho pensato alle tue parole sulla felicita’, tutto cio’ che mi circonda mi rende felice, anche le cose brutte perche’ so che dopo il temporale verra’ il sereno, ma in assoluto la mia felicita’ sono i miei bimbi, mio marito e la cucina!!!Baci e buon ferragosto Sabry
Giusy Morabito
16 Giugno 2015 alle 14:57 (9 anni fa)E anche questa è fatta….o potrei dire è FETTA!!!