Blinis agli spinaci con salmone affumicato e robiola
Sarà che sono figlia “d’arte”, padre neuropsichiatra e madre psicologa, ma da sempre sono stata affascinata dagli enigmi della mente.
Data la mia natura “bipolare”, mi sveglio alla mattina e mi chiedo: oggi come butta?
Difficile prevedere il mio stato, metaforicamente parlando e volendo fare un paragone attinente con l’argomento food, per me certi giorni sono luminosi, altri sono neri, esattamente come un biscotto dalla doppia faccia, quelli con in mezzo la crema.
Sarà che fin da bambina avevo l’abitudine di staccare i due biscotti, leccare o raschiare via con i denti la crema, per poi mangiarli separatamente, sarà per quello che mi è difficile integrare le due parti???
In modo apparentemente indipendente dalle circostanze esterne, mi posso svegliare felice come una pasqua, piena di vitalità e di spirito di iniziativa, oppure in preda alle angosce più nere.
Dico apparentemente perchè in realtà la nostra mente è continuamente attraversata da pensieri, immagini e ricordi, che magari non riusciamo nemmeno a fermare, ma che trascinano con sè emozioni e sentimenti, che di volta in volta ci fanno sprofondare in uno stato di scoramento o tristezza, ci feriscono oppure suscitano la nostra rabbia, o viceversa ci rasserenano o inducono picchi di felicità…tutto ciò è alquanto destabilizzante e ci disorienta.
Spesso mi sono chiesta che cosa provino coloro i quali riescano a dominare le contraddizioni intrinseche ad ogni essere umano, che poi non si tratta di vivere in uno stato di encefalogramma piatto, ma innanzitutto di decifrare e poi di imparare a gestire con saggezza le emozioni che ci ritroviamo a vivere, per poterne godere in maniera più equilibrata.
Ecco, io non ho ancora imparato a farlo.
Non ho ancora imparato a mettermi in relazione con ciò che sto provando in maniera morbida, per poterlo semplicemente sperimentare, identificare ed accogliere, distaccandomi dalle emozioni che suscita, che poi non sono altro che un intreccio di immagini, sensazioni e pensieri che ci attraversano e mutano in continuazione e che possiamo imparare semplicemente a lasciare fluire via.
Questo, in ogni caso, per me è un periodo molto creativo e mi piacerebbe sapere perchè, in modo da poterlo prolungare all’infinito, in ogni caso il vostro apprezzamento ha un gran bell’effetto nel mantenimento della fase ;)
I blinis sono la versione russa dei pancakes, realizzati anche con farina di grano saraceno ed accompagnati, appena cotti – possibilmente in una padella di ghisa ben calda, che una volta si usava ungere con lardo, per rendere queste frittelle ancora più saporite – ancora caldi con salmone affumicato, caviale e panna acida, ma sono ottimi anche in versione dolce con confetture di frutta.
Per quanto riguarda la misura, saranno sufficienti circa due cucchiai di impasto per avere dei blinis al massimo del diametro di circa 5-6 cm, che possano cuocere bene senza bruciare esternamente, adatti da essere serviti come appetizer.
Io ho utilizzato la farina Montana Qb, una miscela di farro spelta con segale, il cui sapore ben si abbina al salmone affumicato ed al formaggio.
Per circa 20 blinis
Ingredienti
- g 150 di farina Montana Qb Molino Grassi
- 2 uova intere
- 150 g di latte
- 20 g di burro
- 1 punta di cucchiaino di lievito istantaneo
- g 100 di spinacini baby (spinaci da insalata)*
- sale e pepe
- salmone affumicato
- robiola
- qualche foglia di spinacino
- aceto balsamico (a piacere)
Preparazione
- In una ciotola mescola la farina con il latte e le uova.
- Unisci il burro fuso fatto raffreddare ed lievito e lascia riposare per un'oretta.
- Aggiungi ora gli spinaci tagliati a striscioline sottili e regola di sale e pepe.
- Scalda una padella pesante, ungila con poco burro e cuoci il composto a cucchiaiate, girando i blinis da entrambi i lati.
- Servili impilati, inserendo tra uno e l'altro la robiola e le fettine di salmone.
- Decora con le foglie di spinacini e l'aceto balsamico.
Note
*se non trovi gli spinacini da insalata, puoi utilizzare gli spinaci, scottandoli precedentemente il acqua salata in ebollizione per qualche minuto, scolati e ben strizzati.