Panini sfogliati
A me un paese di sole
una casa leggera
un canto di fontana giù nel cortile.
E un sedile di pietra
e schiamazzo di bimbi.
Un po’ di noci in solaio
un orticello
e giorni senza nome
e la certezza di vivere.
David Maria Turoldo
Era il 1998, anno in cui mi sono sposata, le parole erano scritte sulle mie partecipazioni di matrimonio, erano tutto ciò che mi auguravo dalla vita.
Semplicità. E la certezza di vivere.
Ma non basta respirare per poter dire di essere vivi.
Essere vivi significa essere presenti, non andare avanti come dei meccanismi ad orologeria.
Purtroppo mi rendo conto che ci sono dei periodi in cui più che vivere, mi lascio vivere, periodi in cui non sono presente, in cui non sono più capace come quando ero giovane, fermamente convinta che sarei stata artefice del mio destino, di trasformare ogni giorno in un’opportunità per celebrare la vita
Ci sono stati eventi negli ultimi anni che mi hanno travolto e che a lungo mi hanno impedito di trovare gioia nello “stupore” delle piccole cose ed in ciò che per me rappresenta un modo per affrontare e condividere l’incertezza ed cambiamenti della vita, per riconquistare la dimensione umana perduta che la sofferenza ci porta via: l’incontro, l’accoglienza e la condivisione.
Adoro quando la mia casa è piena di vita, anche se come hanno detto le mie figlie “sembra un pollaio” ed in effetti, visto da fuori probabilmente è così :D arrivata a sera avevo bisogno di un po’ di silenzio…
Ma che c’è di più bello di giornata trascorsa insieme con le mani in pasta?
Questi panini sono nati proprio in una giornata così, con le mani impiastricciate, tra chiacchiere, assaggi, una tazza di te.
Da tempo volevo fare dei panini sfogliati, simili a quelli che pare vengano serviti all’Harry’s Bar del Cipriani, e questa è stata l’occasione giusta, soprattutto di sperimentare un’altra forma, quella a libro.
Sono buonissimi, morbidi ma friabili in superficie, adatti sia per la colazione accompagnati da confettura, che per il cestino del pane oppure uno spuntino salato…io li ho provati con patè di olive nere ed acciughe sott’olio :P
Ingredienti
- g 100 di farina W390
- g 50 di acqua
- g 1 di lievito compresso
- Per l’impasto:
- g 135 di biga
- g 325 di farina W 290
- g 180 di acqua
- g 7 di lievito
- g 7 di sale
- g 20 di zucchero
- g 30 di burro
- Per sfogliare:
- g 100 di burro
- Per spennellare: 1 uovo, un albume*, un pizzico di sale
Preparazione
- Prepara la biga e lasciala maturare 16 ore a 18°C.
- Impasta tutti gli ingredienti e lascia riposare 30 minuti in frigorifero.
- Stendi la pasta in un rettangolo e fail’inserimento del burro a pezzetti, ben freddo, poi una piega a 3.
- Fai riposare 30 minuti in frigorifero e dai altre 2 pieghe a 3.
- Metti ancora 30 minuti in frigorifero.
- Stendi la pasta in un quadrato di circa 40x40 cm, dividila in rettangoli di 5x8 cm, spennella con poca acqua e sovrapponi un altro rettangolo, poi con il manico di un cucchiaio di legno messo orizzontale oppure con il dorso del tagliapasta premi forte nel centro di ogni rettangolo per segnare la metà del libro.
- Oppure se preferisci la forma classica, dividi in 2 rettangoli il quadrato iniziale, spennella con acqua, arrotola e taglia a fette.
- Lasciate lievitare per circa 2 ore ed infornate a 190°C per 20-25 minuti.
Note
L'albume aggiunto all'uovo intero a mio parere rende la crosticina superficiale più croccante.
giulia pignatelli
10 Aprile 2016 alle 16:34 (9 anni fa)Cara Valentina, sai quanto io ti stimi. Il post è molto bello e la semplicità di cui parli mi caratterizza. Proprio oggi ho fatto un giro in campagna e ho visyo una casa da sogno con troppi lavori da fare.. :(( vedremo.. Intanto grazie per questo post e per questi bellissimi panini ;)
superadmin
17 Aprile 2016 alle 13:31 (9 anni fa)Grazie Giulia, la tocco la tua stima, la sento, mi arriva tutta ed è bellissimo :) in bocca al lupo e…a volte i sogni si avverano, bisogna continuare a crederci. Un abbraccio