Lasagne al pesto con stracciata di burrata, broccoletti e mazzancolle
Lo scorso weekend al Salone del Gusto di Torino, gironzolando tra gli stand della mia regione, ho fatto due piacevolissimi incontri: quando si utilizzano e si apprezzano dei prodotti, é bello conoscere le storie e le persone che stanno dietro un’azienda.
Uno è stato con Il Caseificio Val d’Aveto, che mi ha regalato un’intervista e di cui vi racconterò approfonditamente in un prossimo post, l’altro con Il Pesto di Pra’ che all’inizio del mese aveva organizzato una giornata per conoscere il territorio, la cultura contadina e la storia di Prà, con le sue tradizioni ed i suoi prodotti, in primis il basilico Dop.
L’azienda coltiva il basilico dal 1827 e nel tempo ha cercato di trasformare progressivamente le strutture ed i sistemi di semina e raccolta, senza però dimenticare l’esperienza contadina famigliare.
“Il Basilico Genovese DOP si distingue per le sue foglie di dimensione medio-piccola, con forma ovale e convessa e per il colore verde tenue che le caratterizza.
Il profumo, rispetto ad altri tipi di basilico, è particolarmente delicato ed assolutamente privo di quella fragranza di menta spesso riscontrabile in questa pianta aromatica quando viene coltivata in altre località.”
L’assoluta peculiarità del clima ligure, specialmente nella zona di Prà, ha creato un habitat ideale per la coltivazione di questa pianta aromatica.
Diversi fattori, dal microclima all’esperienza contadina, dalla vicinanza del mare alla particolare ventilazione, concorrono a definire le caratteristiche del basilico di Pra’ come il migliore in assoluto per quell’ottimale equilibrio tra profumo e sapore.
Durante la visita all’azienda abbiamo avuto modo di assistere alla preparazione del pesto a mortaio e di provare delle ricette territoriali proposte dallo chef Tina Cosenza, il #piattocambusa54, dedicato al Salone Nautico Internazionale.
Ecco quindi finalmente l’occasione per proporvi la mia ricetta con il pesto: le lasagne preparate con semola Kronos ed un connubio di sapori particolare in cui ciascun ingrediente conserva la sua identità.
In questa ricetta ho utilizzato 2/3 di farina 00 ed 1/3 di semola Kronos Qb, una miscela di semola e di semola integrale biologica di grano duro Kronos perchè non volevo una sfoglia troppo rustica per il condimento, ma potete tranquillamente aumentare le proporzioni della semola fino ad arrivare al 100%.
Ingredienti
- g 200 di farina Pasta Fresca Molino Grassi 00
- g 100 di semola Kronos Linea Qb
- 3 uova grandi
- 1 cucchiaio di olio extravergine
- 300 g di mazzancolle fresche
- 400 g di stracciata di burrata
- 300 g di cime di broccoletti (a seconda della stagione: zucchini, asparagi, fave fresche)
- 150 g di pesto - la ricetta ufficiale qui
- 50 g di burro
- olio extravergine
Preparazione
- Impastate le farine con le uova e l'olio fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
- Se occorre, visto che la semola integrale contenuta nella Kronos assorbe parecchio liquido, aggiungete un cucchiaio di acqua.
- Avvolgete l'impasto con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti circa.
- Pulite le mazzancolle, sgusciatele e lasciatene qualcuna con la coda come decorazione. Conservatele in frigorifero.
- Scottate le cime dei broccoletti in acqua bollente salata, avendo cura di scolarle quando sono ancora belle verdi e croccanti.
- Tirate la pasta in sfoglie sottili e formate dei rettangoli.
- Cuoceteli in acqua bollente salata con un cucchiaio di olio per 3 minuti, scolateli e fateli raffreddare in una ciotola con acqua fredda.
- Ungete una o più pirofile monoporzione con il burro, formate un primo strato di pasta, ricoprite con la burrata, i broccoletti, le mazzancolle crude e condite con il pesto.
- Ripetete l'operazione fino al termine degli ingredienti e terminate con la pasta, la burrata ed il pesto ed un giro di olio extravergine a filo.
- Fate gratinare in forno a 200°C per 10 minuti circa, aggiungendo solo negli ultimi minuti le verdure e le code di gambero rimaste, passate velocemente in padella con poco burro, perchè non prendano troppo colore.
Note
La stracciata di burrata o stracciatella è la parte interna più pregiata della burrata, formata da formaggio sfilacciato (che andrebbe stracciato a mano, di qui il nome) che si presenta come un intreccio di tagliatelle bianche immerse nella panna. Il tutto viene poi avvolto da una sfoglia di pasta filata opportunamente formata.
Con questa ricetta partecipo a #imagnifici6
nella categoria PASTA
Manuela
29 Ottobre 2014 alle 10:29 (10 anni fa)Che meraviglia quelle mani al lavoro!Si riesce quasi a coglierne la saggezza e l’esperienza insieme…
In questa ricetta hai colto i miei sapori preferiti, dovrò assolutamente replicarla :)
Un abbraccio
Isabel
29 Ottobre 2014 alle 11:27 (10 anni fa)Belle queste lasagne con il pesto! Mi piace l’abbinamento delle mazzancolle con la burrata e i broccoletti
Gnam!
Ciao Isabel
paola
29 Ottobre 2014 alle 16:26 (10 anni fa)che delizia,bravissima e grazie